Nelle ultime 24 ore, l'USD è aumentato dell'1,93% rispetto allo JPY, chiudendo a 109,98 dollari. Sul fronte dei dati macro, gli Stati Uniti e la Cina firmano oggi l’accordo commerciale che dovrebbe mettere fine alla guerra dei dazi in corso ormai da quasi due anni, ma si tratta solo della (Fase Uno) perché molte questioni rimangono ancora irrisolte. L’accordo di oggi cancella alcuni dei dazi punitivi imposti dal presidente Usa, Donald Trump, alle merci di importazione cinesi, mentre Pechino si impegnerà ad aumentare l’import di prodotti statunitensi per un valore di almeno 200 miliardi di dollari nei prossimi due anni.

Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/JPY è stata quotata di 109,90$, in diminuzione dello 0,07% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 109.77$ seguito da 109.64$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 110.08$, seguito da 110.26$.

Nelle ultime 24 ore, il greggio è salito dello 0,17% chiudendo a 58,19 dollari al barile. Sul fronte dei dati macro, secondo le stime riportate martedì dall'American Petroleum Institute (Api), le scorte di greggio in Usa sono salite di 1,1 milioni di barili nella settimana chiusa il 10 gennaio. Le riserve di benzina sono invece cresciute di 3,2 milioni di barili. I dati dell'Api precedono quelli ufficiali della U.S. Energy Information Administration (Eia), che saranno diffusi in serata. Secondo il consensus di S&P Global Platts, citato da MarketWatch, l'Eia dovrebbe comunicare un incremento di 500.000 barili per il greggio. I future sul Wti in consegna a febbraio avevano chiuso in rialzo dello 0,30% martedì al New York Mercantile Exchange a 58,23 dollari il barile.

Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 58,07$, in diminuzione dello 0,21% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 57.62$ seguito da 57.17$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 58.62$ seguito da 59,17$.

Nello stesso tempo, l'XAU/USD è diminuito dello 0,15% chiudendo a 1547,00 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1552,00$, in aumento dello 0,32% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1541.33$ seguito da 1530,67$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1558,03$ seguito da 1564,07$.

Contemporaneamente, l'XAG/USD è diminuito dello 0,92% chiudendo a 17,81 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'argento è stata di 17,86$, in aumento dello 0,25% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'argento potrebbe trovare un supporto a 17.73$ seguito da 17.61$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 17,93$ seguito da 18,01$.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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