Il prezzo del petrolio è aumentato del 4% in attesa del meeting OPEC.

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FOREX trading comporta seri rischi e può portare alla perdita del capitale investito

Analisi dei mercati finanziari e delle materie prime

Nelle ultime 24 ore, l'USD è diminuito dello 0,75% rispetto al dollaro CAD chiudendo a 1,3194 dollari. Oggi la coppia USD/CAD è sceso da 1.3275 a 1.3176, raggiungendo il livello più basso dal 19 novembre, a seguito della pubblicazione della dichiarazione della Bank of Canada (BoC). Come previsto dagli economisti, mercoledì Bank of Canada (istituto centrale di Ottawa) ha lasciato invariati all'1,75% i tassi di riferimento sui prestiti overnight per il nono meeting consecutivo (dopo averli alzati di 25 punti base l'ultima volta nell'ottobre dello scorso anno).

Il dollaro statunitense perde terreno e si riporta sui minimi da un mese dopo i dati deludenti sul fronte dell’occupazione del settore privato Usa a novembre, in un mercato che guarda con apprensione anche agli sviluppi sul fronte del commercio mondiale. Il numero degli occupati del settore privato Usa è cresciuto di 67.000 unità a novembre, registrando l’incremento minimo da sei mesi, secondo dati dell’Adp National Employment Report.
In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.3145$ seguito da 1.3103$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,3263$, seguito da 1,3339$.

Nelle ultime 24 ore, il greggio è cresciuto del 3,46% chiudendo a 58,36 dollari al barile. Il greggio a gennaio quotato a New York è salito di 2,33 dollari, grazie ad un calo superiore alle attese delle scorte Usa ed in vista della riunione dell'Opec (domani) e della riunione tra l'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio ed i suoi alleati (venerdì). Sul fronte dei dati macro, EIA (Energy Information Administration) ha comunicato che le scorte di petrolio USA alla fine della scorsa settimana risultano in calo di 4,856 milioni di barili, una flessione decisamente superiore a quella attesa dagli analisti (-1,734 milioni di barili). La settimana precedente le scorte erano salite di 1,572 milioni di barili.

Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 58.21$, in diminuzione dello 0,26% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a  56.77$ seguito da 55.34$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 59.15$, seguito da 60,10$.

Nello stesso tempo, l'XAU/USD è diminuito dello 0,14% chiudendo a 1480,00 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1481.30, in aumento dello 0,09% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1475.37$ seguito da 1469,43$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1488,57$ seguito da 1495,83$.

Wall Street chiude in rialzo dopo che il presidente Usa, Donald Trump, ha assicurato che i negoziati tra Washington e Pechino procedono "molto bene". I commenti dell'inquilino della Casa Bianca confermano le indiscrezioni della stampa americana e spazzano via i dubbi alimentate dallo stesso Trump che martedì aveva detto che potrebbe fare slittare un accordo a dopo le elezioni presidenziali americane del 2020. Il Djia ha guadagnato 146,97 punti, lo 0,53%, a quota 27.649,78, S&P500 ha aggiunto 19,56 punti, lo 0,63%, a quota 3.112,76, mentre il Nasdaq è avanzato di 46,03 punti, lo 0,54%, a quota 8.566,67.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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