Nelle ultime 24 ore, il greggio è aumentato del 3,95% chiudendo a 56,11 dollari al barile. Sul fronte dei dati macro, i capi negoziatori di Cina e Usa hanno concordato oggi di "prendere azioni congiunte per creare un contesto favorevole per le consultazioni bilaterali" e sbloccare lo stallo. Lo riporta il ministero del Commercio cinese, dando conto della telefonata intercorsa tra il vicepremier cinese Liu He e il segretario al Tesoro e il rappresentante per il Commercio americani, Steven Mnuchin e Robert Lighthizer: le due parti hanno concordato di tenere il 13/mo round di colloqui economici e commerciali agli inizi di ottobre a Washington.
Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 56.40$, in aumento dello 0,52% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 54.77$ seguito da 53.14$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 57,34$, seguito da 58,28$.
Nello stesso tempo, l'XAU/USD è aumentato dello 0,34% chiudendo a 1561,10 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1553,00$, in diminuzione dello 0,52% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1541.67$ seguito da 1530.33$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1565,27$ seguito da 1577,53$.
Contemporaneamente, l'XAG/USD è salito dell'1,29% chiudendo a 19,66 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'argento è stata di 19,51$, in diminuzione dello 0,74% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'argento potrebbe trovare un supporto a 19.28$ seguito da 19.04$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 19,75$, seguito da 19,98$.
Gli indici di riferimento cinesi, Shanghai Composite e Shenzhen Composite sono saliti entrambi giovedì, scambiando rispettivamente dell'1,56 % e dell'1,57 %. Ma è stato il Nikkei 225 del Giappone ad essere il pioniere della giornata, saltando 2,31 % all'1: 11 p.m. HK/SIN. Il Kospi della Corea del Sud ha guadagnato l'1,12 % mentre l'indice Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato lo 0,38 %. I rally asiatici sono stati anche alimentati dalla notizia che il governo di Hong Kong ha in programma di ritirare la proposta di legge controversa che consente l'estradizione in Cina che ha causato mesi di violente e dirompenti proteste nel paese.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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