Nelle ultime 24 ore, l'EUR è aumentato dello 0,10% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,1065 dollari. Sul fronte dei dati macro, in Germania e' stato reso noto che l'indice Zew, che misura la fiducia degli investitori istituzionali in merito alle aspettative sull'economia del paese tedesco, è tornato a crescere a dicembre ben oltre le aspettative. Il dato si è attestato a +10,7 punti dai -2,1 punti di novembre e dai -22,8 di ottobre a fronte di attese degli analisti pari a +1,1 punti. L'indice ZEW riferito alla fiducia sulle condizione attuali dell'economia del paese tedesco è invece salito a -19,9 punti da -24,7 punti di novembre (consensus -22,3 punti).
Durante la sessione asiatica, la coppia di valute EUR/USD è stata quotata di 1.1067$, in leggero aumento rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.1055$ seguito da 1.1042$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,1079$ seguito da 1,1090$.
Nelle ultime 24 ore, il greggio è sceso dello 0,17% chiudendo a 58,85 dollari al barile. Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 58.92$, in rialzo dello 0.12% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 58.35$ seguito da 57,78$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 59,37$ seguito da 59,82$.
Nello stesso tempo, l'XAU/USD è aumentato dello 0,14% chiudendo a 1465,90 dollari l'oncia. Gli analisti di Goldman Sachs si sono concentrati sulla de-dollarizzazione in alcune delle più grandi banche centrali del mondo. La domanda di oro da parte delle banche centrali ha raggiunto il 20% dell'offerta mondiale, il livello più alto dai tempi di Nixon. Jeff Currier, responsabile della ricerca sulle materie prime, sottolinea il vantaggio dell'oro rispetto alle obbligazioni, in quanto riflette la de-dollarizzazione. Di conseguenza, il prezzo dell'oro potrebbe riprendere a crescere nel 2020.
Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1464.60$, in diminuzione dello 0,09% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1462.13$ seguito da 1459,67$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1468,43$ seguito da 1472,27$.
Contemporaneamente, l'XAG/USD è salito dello 0,36% chiudendo a 16,67 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'argento è stata di 16,63$, in diminuzione dello 0,21% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'argento potrebbe trovare un supporto a 16.58$ seguito da 16.52$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 16,71$ seguito da 16,78$.
Wall Street chiude in ribasso, dopo quattro sedute di fila terminate in territorio positivo, in attesa di sviluppi dal fronte dei negoziati tra gli Stati Uniti e la Cina. Una nuova serie di dazi dovrebbe entrare in vigore il prossimo 15 dicembre se le parti non trovano un accordo. Il Djia ha perso 105,46 punti, lo 0,38%, a quota 27.909,60, S&P 500 ha ceduto 9,95 punti, lo 0,32%, a quota 3.135,96, mentre il Nasdaq ha lasciato sul terreno 34,70 punti, lo 0.40%, a quota 8.621,83.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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