Nelle ultime 24 ore, l'EUR è diminuito dello 0,32% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,0945 dollari di venerdì. Dopo aver rotto sotto il livello degli 1,0950, l’euro ha avuto difficoltà nell’ultimo paio di giorni. Il numero di posti di lavoro emerso negli Stati Uniti era abbastanza forte, di conseguenza i mercati saranno ora disposti a continuare a vendere l’euro in futuro. Il mercato sta chiudendo in fondo all’intervallo del venerdì, dunque i trader potrebbero continuare ad insistere sulla questione. Tra quelle principali che seguo, il dollaro statunitense è la valuta più forte in questo momento, ma lo è soprattutto l’economia americana; mettendola a confronto con l’Unione Europea che continua a vedere cifre economiche scarse, appare piuttosto logico che ci siano molti trader disponibili a shortare questa coppia.
Durante la sessione asiatica, la coppia di valute EUR/USD è stata quotata di 1.0953$, in aumento dello 0.07% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.0935$ seguito da 1.0917$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,0978$ seguito da 1,1003$.
Nelle ultime 24 ore, il greggio è diminuito dell'1,75% chiudendo a 50,42 USD dollari al barile. Sul fronte dei dati macro, il Dipartimento del Lavoro USA ha reso noto che nel mese di gennaio i nuovi posti di lavoro, nei settori non agricoli, sono cresciuti di 225 mila unita' da 147 mila unità precedenti (rivisto da 145 mila). Il dato e' superiore alle attese degli analisti fissato su un indice 160 mila unità. Il tasso di disoccupazione si attesta al 3,6%, superiore alla rilevazione precedente e alle attese, pari al 3,5%. Cresce dello 0,2% il salario orario medio mensile risultando superiore alla rilevazione di dicembre (+0,1%) e alle attese, fissate su un indice dello 0,3%. Su base annua le retribuzioni crescono al ritmo del 3,1% superiore al dato precedente e alle attese (pari al +3,0%).
Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 50,18$, in diminuzione dello 0,48% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 49.50$ seguito da 48.83$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 51.09$, seguito da 52,01$.
Nello stesso tempo, l'XAU/USD è salito dello 0,4% chiudendo a 1575,8 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1574,4$, in diminuzione dello 0,09% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1565,73$ seguito da 1557,07$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1580,83$ seguito da 1587,27$.
Contemporaneamente, l'XAG/USD è sceso dello 0,62% chiudendo a 17,70 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'argento è stata di 17,70$, in leggero aumento rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di discesa, la quotazione dell'argento potrebbe trovare un supporto a 17,59$ seguito da 17,48$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 17,82$ seguito da 17,94$.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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