Nelle ultime 24 ore, l'AUD è diminuito dell'11,92% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 0,6081 dollari. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute AUD/USD è stata quotata di 0.6072$, in diminuzione dello 0.15% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 0.6012$ seguito da 0,5953$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 0,6158$ seguito da 0,6245$.
Nelle ultime 24 ore, l'USD è diminuito del 2,64% rispetto allo JPY, chiudendo a 107,24 dollari. Sul fronte dei dati macro, secondo i dati diffusi dalla Bank of Japan, la base monetaria del Sol Levante è salita in marzo del 2,8% annuo, in rallentamento rispetto al progresso del 3,6% di febbraio (2,9% in gennaio). La base monetaria del Giappone si è attestata lo scorso mese a quota 507.848 miliardi di yen, contro i 521.104 miliardi di febbraio (514.132 miliardi in gennaio).
Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/JPY è stata quotata di 107,50, in aumento dello 0,24% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 106.97$ seguito da 106,43$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 107,99$, seguito da 108,47$.
Dopo un nuovo sell-off per Wall Street (peggiore dei tre principali indici newyorkesi ancora il Dow Jones Industrial Average, deprezzatosi del 4,44% mercoledì), alla riapertura degli scambi in Asia la tendenza in negativo è proseguita, seppure in modo maggiormente contrastato. A tenere banco sono ancora i timori per l'impatto dell'epidemia di coronavirus sull'economia globale, in attesa della pubblicazione in giornata del cruciale dato sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione in Usa, previsto ancora su un record negativo (dopo i 3,3 milioni di settimana scorsa). Sul fronte valutario il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa americana nei confronti delle altre dieci principali monete, è in declino ma il parallelo calo dello yen sul biglietto verde non riesce a sostenere la piazza di Tokyo: il Nikkei 225 segna infatti una flessione dell'1,39% (andamento sostanzialmente uguale per l'indice più ampio Topix, deprezzatosi dell'1,40%).
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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