La crisi è un momento caratterizzato non solo dai cambiamenti improvvisi nell'economia, ma anche dall'atteggiamento delle persone nei confronti di tali avvenimenti: il panico. Proprio la settimana scorsa tutti parlavano di un significativo peggioramento della situazione economica in Europa, il che ha portato ad un indebolimento piuttosto forte delle valute europee. Allo stesso tempo, anche gli investitori hanno iniziato ad abbandonare in massa tutti i mercati azionari.
In quel momento il dollaro USA e i titoli di stato americani erano molto richiesti. Pertanto, l'indice del dollaro statunitense ha raggiunto il suo livello più alto dal 2016, guadagnando una percentuale record del 10% in sole due settimane. Tuttavia, questa settimana, l'umore degli investitori è cambiato drasticamente, provocando il crollo della valuta statunitense.

Il motivo principale dell'indebolimento del dollaro statunitense rimane l'aspettativa degli investitori di un pacchetto di stimolo monetario, da parte della Fed e del governo USA - un fattore ribassista per il dollaro e allo stesso tempo rialzista per il mercato azionario. Pertanto, l'aumento inaspettato del numero di richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, aumentano solo le probabilità di ulteriori stimoli economici. Ricordiamo che il numero delle richieste iniziali di disoccupazione si è avvicinato a 3,3 milioni con un indicatore medio di circa 200 mila. A questo proposito, vorrei richiamare la vostra attenzione sulla coppia di valute EUR/USD. I compratori sono riusciti a superare l'area di resistenza a 1,1040-1,1065, ma nel bel mezzo della sessione europea la coppia è entrata in correzione al livello psicologico di 1,1000. Ciò indica la debolezza degli acquirenti, e quindi la cancellazione dello scenario rialzista, in quanto per la sua realizzazione è necessario un ulteriore indebolimento del dollaro USA.

Passando alla situazione attuale in Europa, non possiamo che tornare ad essere meno ottimisti. Italia, Spagna e Francia non sono ancora in grado di fermare la diffusione del virus, quindi non possiamo contare sul rafforzamento della moneta europea. Voglio anche soffermarmi sulla coppia di valute GBP/USD - una rottura del livello di supporto a 1,2140 potrebbe provocare un'onda di vendite piuttosto forte, riportando le quotazioni della coppia a 1,2000. Il rischio di uno scenario ribassista rimane elevato, in quanto non vi sono ancora i fattori rialzisti fondamentali per la sterlina, visto che la precedente ondata di crescita è stata causata dall'indebolimento del dollaro.

E lasciatemi finire con la revisione sulla vendita della coppia USD/JPY. Dopo aver superato il livello di supporto tecnico a 110,50 e il successivo test dal basso, il trader ha aperto un'operazione di vendita con un lotto completo. L'ordine di Take Profit è stato piazzato al livello di supporto successivo di 109,50. Come potete vedere, la coppia è crollata molto più in profondità, permettendo così al trader di guadagnare poco più di 900 dollari. Pertanto, il rischio era inferiore a 300 dollari, poiché l'ordine Stop Loss è stato piazzato 25 punti sopra il prezzo di apertura.  

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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