Nelle ultime 24 ore, il greggio è salito dello 0,93% chiudendo a 54,46 dollari al barile. Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 54,63$, in aumento dello 0,31% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 53.47$ seguito da 52.31$. mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 55.40$, seguito da 56.17$.
Prezzi alla pompa in rialzo anche sul territorio, come mostra l’elaborazione di Quotidiano Energia e Staffetta Quotidiana dei dati dell’Osservaprezzi carburanti del Mise, con il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della verde pari a 1,514 euro/litro mentre quello praticato del diesel è a 1,452 euro/litro. Il Gpl, infine, si attesta a 0,655 euro/litro mentre il metano a 0,998 euro/kg.
Nello stesso tempo, l'XAU/USD è salito dello 0,44%, chiudendo a 1515,70 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1315,40$, leggermente in diminuzione rispetto alla chiusura di ieri. In caso di down, la quotazione potrebbe trovare un supporto a 1307.60$ seguito da 1299.80$, mentre nel caso di up, una prima resistenza si trova ora a 1320.30$, seguito da 1325,20$.
Contemporaneamente, l'XAG/USD è salito dello 0,16%, chiudendo a 15,59 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'argento è stata di 15,54$, in diminuzione dello 0,29% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'argento potrebbe trovare un supporto a 15,44$ seguito da 15,34$, mentre un eventuale rally, incontrerebbe una prima resistenza a 15.65$, seguito da 15,75$.
Sul fronte dei dati macro, un rapporto del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha sostenuto che le importazioni di auto in America minacciano la sicurezza nazionale, creando le condizioni per possibili imposizioni di dazi da parte della Casa Bianca. Il rapporto, che dovrebbe essere consegnato alla Casa Bianca entro domenica, è considerato molto rischioso per le case automobilistiche straniere. Trump ha minacciato di imporre tariffe del 25 per cento sulle auto europee importate negli Usa. Una misura che colpirebbe in particolare le auto prodotte in Germania.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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