Sul grafico a 4H di questo cambio, possiamo notare come la coppia EUR/JPY si sta avvicinando al livello di resistenza R2 di fibonacci 126.029, anche ritracciamento fibonacci 1.618, appena sopra attuale prezzo 126.162 ci fa vedere il possibile cambiamento direzionale al ribasso.  Gli oscilatori Money Flow Index e Williams Percent Range, ci fanno constatare la divergenza in corso al ribasso.

EUR/JPY, Sell Stop, H4, Open: 126.033; SL: 126.438; TP: 125.198

Sul fronte dei dati macro per oggi, dobbiamo stare attenti alle pubblicazioni di “Ordinativi di beni capitali negli USA su base mensile (escluso difesa e settore aereo)”. I beni capitali non difensivi comprendono, tra le altre cose: armi di piccolo calibro; macchinari ed attrezzature agricole; macchinari edili; turbine, generatori ed altre attrezzature di trasmissione energetica; computer elettronici; attrezzature per comunicazioni; veicoli commerciali pesanti; mobili per uffici ed istituzioni; materiali e scorte mediche. Inoltre in programma ci aspettiamo anche: Ordinativi alle fabbriche (Mensile) USA. Questo indice è costituito dagli ordini di beni duraturi precedentemente annunciati più gli ordini per beni non duraturi. Questa è la ragione per cui questo rapporto è molto prevedibile. Una revisione degli ordini precedenti di beni duraturi di solito viene effettuata in concomitanza con la pubblicazione degli Ordini alle fabbriche.

Dati superiori al previsto devono essere interpretati come positivi/rialzisti per il dollaro USA (USD), mentre valori inferiori alle attese sono da interpretarsi in senso negativo/ribassista per il dollaro USA.

Cambio di rotta dei prezzi del petrolio, al ribasso nel pomeriggio a seguito forse di prese di profitti dopo che in avvio di settimana le quotazioni sono salite a nuovi massimi da inizio anno, risentendo dei tagli all'offerta dell'Opec a cui ora si aggiungono ulteriori problemi alla già compromessa produzione del Venezuela. Il barile di Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord cala di 28 cents rispetto alla chiusura di venerdì, a 62,47 dollari, dopo un picco di seduta a 63,63 dollari. Il West Texas Intermediate cede 46 cents a 54,80 dollari.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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