Nelle ultime 24 ore, l'EUR è aumentato dello 0,12% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,1120 dollari di venerdì. Sul fronte dei dati macro, in Germania l'Ufficio di Statistica Destatis ha comunicato che l'Indice dei Prezzi all'Ingrosso (Wholesale Price Index) nel mese di dicembre è rimasto invariato rispetto a novembre, dal -0,1% del mese precedente. Rispetto a dicembre 2018 i prezzi sono scesi del 2,5%, rispetto ai tassi di variazione annui di novembre e ottobre 2019 rispettivamente del -1,3% e del -2,3%.

Durante la sessione asiatica, la coppia di valute EUR/USD è stata quotata di 1.1128$, in rialzo dello 0,07% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.1099$ seguito da 1.1069$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,1144$, seguito da 1,1159$.

Nelle ultime 24 ore, il greggio è sceso dello 0,92% chiudendo a 59,03 dollari al barile di venerdì. Parlando durante una sessione alla Conferenza internazionale sulla tecnologia petrolifera (IPTC) di Dhahran lunedì, il ministro dell'Energia saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, ha dichiarato che l'OPEC + prenderà una decisione sui tagli alla produzione di petrolio solo a marzo.

Nel frattempo, sul grafico a candele settimanali è comparso un "bearish engulfing" (dove l'ultimo elemento del grafico incorpora il precedente invertendone il segno) che fa temere per il prossimo futuro del greggio. Conferme in favore di un deterioramento duraturo del quadro grafico verrebbero comunque solo sotto la linea che sale dai minimi di ottobre, in area 57,80, per target negativi verso almeno area 55. Rimbalzi oltre area 62,80 potrebbero allentare le recenti tensioni ma solo la rottura degli ostacoli a 66,60 giungerebbero segnali concreti di miglioramento per target a 70 dollari.

In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 58.65$ seguito da 58.24$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 59,62$ seguito da 60,18$.

Nello stesso tempo, l'XAU/USD è aumentato dello 0,29% chiudendo a 1559,00 dollari l'oncia di venerdì. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1557.60$, in diminuzione dello 0,09% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1548.17$ seguito da 1538,73$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1565,57$ seguito da 1573,53$.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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