Nella versione odierna, analizzeremo i seguenti argomenti:
- La Cina si sta preparando ad aprire le scuole e ad avviare le fabbriche dopo la quarantena. (1)
- Gli indici azionari del Medio Oriente si stanno riprendendo. (2)
- La BCE sta valutando l'impatto del coronavirus sull'economia della zona euro. (3)
- Le riserve di petrolio negli Stati Uniti. (5)
Secondo i media, la Cina si sta preparando ad aprire le scuole, inoltre in precedenza è stata più volte sollevata la questione della ripresa dei lavori negli impianti e nelle fabbriche che erano stati messi in quarantena precedentemente. Si tratta di un ottimo segnale per il mercato azionario, e dei beni di consumo della Cina. Inoltre, vorrei richiamare la vostra attenzione sulla dinamica positiva dei principali indici azionari della Cina. Ad esempio, dopo il crollo del giorno prima, l'indice Shanghai Composite è cresciuto per sette giorni di contrattazioni, il che è un ottimo segnale per l'economia mondiale in quanto la diminuzione del panico stimolerà la crescita, o almeno ridurrà in modo significativo il rischio di stagnazione dell'economia globale.
Per quanto riguarda la sessione di negoziazione europea, noto un dibattito attivo sull'impatto del coronavirus sull'economia della zona valutaria. Il rappresentante della BCE Mahluf, ha riferito che ci sono ulteriori rischi per l'economia dell'area dell'euro, provocati dall'epidemia in Cina. Anche S & P Global ha pubblicato il suo rapporto sull'impatto del coronavirus sull'economia europea. Ciononostante, tutti gli esperti concordano sul fatto che è troppo presto di parlare delle conseguenze di questa epidemia.
Di conseguenza, il mercato ha reagito a tutte queste affermazioni con moderazione - le quotazioni della coppia valutaria euro-dollaro rimangono al di sopra dell'area del supporto tecnico a 1,0885-1,0900, indicando così l'indebolimento dei venditori. Tuttavia, il rischio di un ulteriore declino rimane ancora elevato.
E ora passiamo alla prossima pubblicazione del rapporto sulle variazioni delle riserve petrolifere negli Stati Uniti da parte del Dipartimento dell'energia. Vi ricordo che il rapporto dell'American Petroleum Institute pubblicato in precedenza ha registrato un aumento delle riserve pari a 6 milioni di barili. La conferma di questi dati nel rapporto odierno del Dipartimento dell'Energia potrebbe esercitare una notevole pressione sulle quotazioni del petrolio. Pertanto, la pubblicazione dei dati relativi alle riserve attirerà ulteriormente l'attenzione degli investitori e dei trader.
Questo e' tutto per ora.
Seguite attentamente le notizie e siate pronti a tutte le sorprese del mercato!
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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