La settimana in corso, così come l'intero mese, è iniziata con un chiaro ottimismo per il mercato petrolifero. Vi ricordo che dal 1° maggio è entrata in vigore l'operazione OPEC+ sulla riduzione della produzione di petrolio. Inoltre, la maggior parte dei paesi ha già iniziato ad allentare le loro restrizioni riguardo la quarantena, il che ha contribuito all'aumento della domanda reale dei prodotti petroliferi. Come risultato, abbiamo ottenuto i due forti fattori fondamentali rialzisti in contemporanea: il calo della produzione e l'aumento della domanda. Su questo sfondo, il prezzo del petrolio WTI ha raggiunto la quota di 26 dollari al barile. Inoltre, vorrei richiamare la vostra attenzione sul fatto che negli ultimi cinque giorni di negoziazione il prezzo del petrolio è raddoppiato senza alcuna correzione percettibile. Perciò, vi è il rischio che si verifichi un calo a breve termine. Quindi, le operazioni d'acquisto sul mercato rimangono nella zona ad alto rischio.

E ora passiamo alla pubblicazione dei dati definitivi sulle variazioni del livello di attività commerciale dell'Eurozona. I dati forniti si sono rivelati migliori rispetto alle previsioni e ai valori precedenti, ciò nonostante, la presente pubblicazione non ha contribuito a sostenere l'EUR. Nella prima metà della sessione commerciale europea e subito dopo la pubblicazione del presente rapporto, abbiamo assistito all'indebolimento della coppia EUR/USD. Il livello di supporto tecnico più vicino ed il target dei venditori è sempre 1,0775. Inoltre vorrei richiamare la vostra attenzione anche sul rafforzamento generale dello JPY. Ad esempio, EUR/JPY ha aggiornato i suoi minimi dal aprile 2017, mentre GBP/JPY è scesa di oltre 150 pip negli ultimi due giorni. Tutto ciò sta indicando che è in diminuzione l'interesse per il rischio, visto che le valute europee sono considerate asset rischiosi, mentre lo JPY come la valuta di un porto sicuro.

Concludiamo la nostra recensione odierna, con uno sguardo alle prossime relazioni che saranno pubblicate durante la sessione di negoziazione statunitense. Prima di tutto, presterò attenzione ai dati relativi dell'occupazione non agricola. Dati superiori al previsto devono essere interpretati come positivi/rialzisti per il dollaro USA (USD), mentre valori inferiori alle attese sono da interpretarsi in senso negativo/ribassista per il dollaro USA. Ma è anche importante prestare attenzione al rapporto sulle variazioni delle riserve e della produzione di petrolio negli Stati Uniti. Il livello delle giacenze influenza il prezzo dei prodotti petroliferi, che possono avere un impatto sull'inflazione e su altre forze economiche.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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