Terminiamo un'altra settimana con delle anomalie sui mercati finanziari - questa è la manifestazione più evidente della crisi, della mancanza di liquidità, e di conseguenza del panico. Voglio iniziare la mia recensione di oggi con l'evento che è accaduto mercoledì 1 aprile. Praticamente durante l'apertura della sessione di negoziazione americana, e di conseguenza, il completamento delle negoziazioni a Londra, abbiamo visto un aumento incredibilmente forte dell'AUD. È importante sottolineare che la crescita della coppia AUD/USD la quale ha superato i 130 punti, è durata solo 5 minuti, mentre nei 5 minuti successivi i venditori sono riusciti a recuperare più della metà di questa crescita. Data la natura del movimento dei prezzi, posso supporre che la ragione di questo movimento risiede nella mancanza di liquidità all'apertura di una sessione di negoziazione, con la conseguente chiusura di un'altra sessione.
Un'altra anomalia di questa settimana è stata la crescita esplosiva del prezzo di petrolio. Stiamo parlando di una crescita record giornaliera delle quotazioni del petrolio WTI, il quale ha superato il 30%. Una parte significativa del movimento al rialzo è avvenuto nel giro di un'ora, superando i 5 dollari. In questo caso, il pilota di un tale rally è da attribuire alle dichiarazioni di Donald Trump, il quale si aspetta e spera che la Russia e l'Arabia Saudita riducano la produzione di petrolio di 10 milioni di barili, o forse anche di più. Poiché si tratta di quasi la metà della produzione totale di questi paesi, la probabilità di un tale scenario non è elevata. Di conseguenza, presumo che non stiamo parlando solo della Russia e dell'Arabia Saudita, ma dell'intero cartello e dei suoi alleati, i quali producono più di 40 milioni di barili al giorno. Considerando l'attuale eccesso di offerta di petrolio, già stimato al 35%, ritengo che l'OPEC+ potrebbe essere in grado di scendere ai tali compromessi per sostenere il mercato petrolifero e le proprie economie. Passando alla sessione di negoziazione americana, vorrei richiamare la vostra attenzione sulla prossima pubblicazione del rapporto sul mercato del lavoro. Considerando i dati estremamente negativi sulle variazioni del numero di richieste iniziali di disoccupazione, vi è il rischio che vengano pubblicati dati molto più deboli rispetto ai valori previsti. In questo caso, ritengo che il dollaro si indebolirà
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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