Nelle ultime 24 ore, il petrolio greggio è salito del 2,36% chiudendo a 57,56 dollari al barile. Sul fronte dei dati macro, l'American Petroleum Institute (API) ha riportato che le scorte di petrolio greggio USA sono aumentate a 1,26 milioni di barili, risultando a 450,3 milioni nella settimana terminata il 15 febbraio.
Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 57,40$, in aumento dello 0,24% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 56.25$ seguito da 55.09$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 58.08$, seguito da 58.75$.
Nello stesso tempo, l'XAU/USD è sceso dello 0,13%, chiudendo a 1341,20 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1342,90$, in aumento dello 0,13% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di down, la quotazione potrebbe trovare un supporto a 1338.57$ seguito da 1334.23$, mentre nel caso di up, una prima resistenza si trova ora a 1348,47$, seguito da 1354,03$.
Contemporaneamente, l'XAG/USD è salito dell'1,22%, chiudendo a 16,14 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'argento è stata di 16.11$, in diminuzione dello 0,19% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'argento potrebbe trovare un supporto a 15.98$ seguito da 15,85$, mentre un eventuale rally, incontrerebbe una prima resistenza a 16.27$, seguito da 16.43$.
Le borse dell'area Asia-Pacifico sono ai massimi da oltre quattro mesi oggi, dopo che la Federal Reserve statunitense ha ribadito che sarà "paziente" sui prossimi aumenti dei tassi d'interesse, mentre i negoziati Cina-Usa sembrano segnare progressi verso un accordo sui dazi commerciali. Ieri sera Wall Street ha chiuso in territorio positivo dopo la diffusione dei verbali dell'ultima riunione di politica monetaria della Fed, il 29 e 30 gennaio scorsi: i membri della banca centrale americana vedono pochi rischi nel mantenere fermi i tassi d'interesse per il momento. Tokyo ha chiuso in rialzo dello 0,15%, positiva per la quarta seduta consecutiva, anche se la performance negativa dell'export ha limitato i guadagni. Sidney ha guadagnato lo 0,7% grazie all'impatto positivo dei dati sull'occupazione di gennaio e i risultati di Wesfarmers, una delle più grandi aziende australiane, che ha aumentato i profitti di oltre il 10%. Shanghai ha guadagnato lo 0,38%, Hong Kong lo 0,3%, mentre TAIWAN ha chiuso in rialzo dello 0,5%.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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