Nelle ultime 24 ore, l'EUR è sceso dello 0,12% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,1779 dollari. Sul fronte dei dati macro, l'indice dei prezzi al consumo finale (IPC) in Germania è diminuito dell'1,4% su base annua a maggio, soddisfacendo le anticipazioni del mercato e confermando i dati preliminari.
Guardando all'Italia, oggi attenzione al dato su inflazione e ordini e fatturato dell'Italia, in un contesto che rimane incerto sulla questione del debito. Il ministro dell'Economia Giovanni Tria ha presentato un piano che ridurrebbe il deficit strutturale di 8-10 miliardi, con l'obiettivo di stoppare una procedura d'infrazione che renderebbe impossibile la costruzione della manovra d'autunno. Non sembra dello stesso avviso il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, secondo cui "servono aggiustamenti considerevoli" sui conti. Ieri l'indice Ftse Mib ha incassatoun +0,82% finendo a quota 20.630 punti, grazie alle banche che hanno festeggiato il calo dello spread a 261 punti base, favorito dal buon esito dell'asta Btp (titoli a 7 anni allocati a un tasso inferiore al 2% per la prima volta da maggio 2018).
Durante la sessione asiatica, la coppia di valute EUR/USD è stata quotata di 1,1777$, in leggera diminuzione rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.1263$ seguito da 1.1248$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1.1298$, seguito da 1.1318$.
Nelle ultime 24 ore, la GBP è diminuita dello 0,12% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,2778 dollari. Lunedì è partita la campagna per la leadership del Tory con 11 parlamentari che si contendono il posto della May come leader del partito e Primo Ministro. Sam Gyimah, un candidato che si stava attivamente battendo per un ulteriore referendum, si è ritirato rapidamente, lasciando i contendenti in dieci e con un ventaglio di scenari possibili. Tutti i restanti candidati si impegnano a “consegnare la Brexit”: Boris Johnson, Andrea Leadsome e Dominic Raab si sono impegnati a ritirarsi prima / o alla data del 31/10/19 con o senza un accordo. Il resto è più ambiguo sul fatto di accettare un ulteriore posticipo, ma tutti sostengono di poter migliorare (dal loro punto di vista) l'accordo che la May e l'Unione europea hanno chiuso.
Durante la sessione asiatica, la coppia di valute GBP/USD è stata quotata di 1,2674$, in leggera diminuzione rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.2655$ seguito da 1.2635$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1.2701$, seguito da 1.2727$.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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