L'indice del dollaro USA, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è rimasto praticamente invariato martedì. Contro lo yen, il dollaro è aumentato di quasi lo 0,4%, anche se, dopo alcuni commenti del presidente cinese Xi Jinping, è aumentata la propensione al rischio, frenando la domanda per la valuta giapponese rifugio sicuro.

Lunedì i mercati statunitensi sono riusciti a chiudere più in alto, ma soprattutto i principali benchmark hanno restituito la maggior parte dei precedenti guadagni poche ore prima della chiusura di Wall Street, a seguito di un rapporto secondo cui l'FBI aveva fatto irruzione negli uffici dell'avvocato del Presidente Trump. Il Nasdaq Composite è cresciuto dello 0,5%, mentre lo S&P 500 e il Dow Jones sono cresciuti rispettivamente dello 0,3% e dello 0,2%. Detto questo, i future che seguono Dow, S&P e Nasdaq 100 puntano a un open molto più alto oggi, probabilmente a causa di alcune osservazioni costruttive del presidente cinese Xi Jinping. In Giappone, il Nikkei 225 e il Topix hanno guadagnato rispettivamente lo 0,54% e lo 0,35%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng è salito dell'1,8%.

Il WTI e il greggio Brent sono entrambi più alti dell'1,4% oggi, estendendo guadagni significativi da ieri, tra le speculazioni sul fatto che le tensioni commerciali sino-americane si abbasseranno. Più tardi, i commercianti di petrolio si rivolgeranno ai dati sull'inventario dell'API settimanale al 20.30 GMT, che fornirà una nuova indicazione sullo stato della produzione statunitense. Nei metalli preziosi, i prezzi dell'oro sono diminuiti dello 0,2%, man mano che i timori commerciali si sono attenuati, diminuendo il fascino del metallo rifugio.

La previsione precedente non e una guida diretta alle citazioni, ma solo un suggerimento.

In caso di interesse, sulle nostre analisi e previsioni, sia tecniche che fondamentali potete andare alla nostra pagina del FIBO Group https://www.fibogroup.it/analytics-and-training/analytics/