Oggi il dollaro USD è sceso rispetto a maggior parte delle valute, lo slancio negativo per la valuta statunitense è avvenuto sulla scia di una decisione tariffaria commerciale da parte dell'amministrazione statunitense.

Indicatori recenti mostrano che l'inflazione nella zona euro è stabile, ma rimane ben al di sotto dell'obiettivo della BCE di circa il 2%. Il CP dell'Eurozona è sceso all'1,2% a febbraio, in calo dall'1,3% di gennaio. La crescita economica è rimbalzata, guidata da una solida economia tedesca.

I mercati statunitensi hanno assistito a un altro giorno di forti cali di giovedì, dal momento che le preoccupazioni per le nuove tariffe del Presidente Trump sulle importazioni di acciaio e alluminio hanno amplificato la preoccupazione, che la situazione possa degenerare in una guerra commerciale di ritorsione. Il Dow Jones ha guidato il calo, scendendo dell'1,7%, mentre sia l'S & P 500 che il Nasdaq Composite hanno chiuso l'1,3% in meno. Anche i mercati asiatici hanno avvertito il calore delle preoccupazioni commerciali, con praticamente tutti i principali benchmark in territorio negativo, in Giappone, il Nikkei 225 e il Topix sono diminuiti rispettivamente del 2,5% e dell'1,8%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng era inferiore dell'1,6%. L'Europa non è sfuggita nemmeno, con i futures che tracciavano tutti gli indici più importanti in un mare di rosso.

Nei mercati energetici, i prezzi del petrolio sono stati leggermente inferiori, con il WTI e il greggio Brent entrambi in calo di circa lo 0,1%. Oggi, i commercianti di petrolio si rivolgeranno al rilascio della piattaforma petrolifera statunitense Baker Hughes per i nuovi segnali, se la produzione USA continuerà ad accelerare o rallentare. Nei metalli preziosi, l'oro era più alto dello 0,1%, estendendo alcuni dei guadagni che ha postato ieri, attualmente l'oro è scambiato vicino a $ 1317 per oncia, non lontano dalla zona di resistenza 1320 $.

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