Nelle ultime 24 ore, il greggio è diminuito del 3,13% chiudendo a 55,16 dollari al barile. Sul fronte dei dati macro, secondo le stime riportate martedì dall'American Petroleum Institute (Api), le scorte di greggio in Usa sono cresciute di quasi 6 milioni di barili nella settimana chiusa il 15 novembre. Le riserve di benzina sono invece salite di 3,4 milioni di barili. I dati dell'Api precedono quelli ufficiali della U.S. Energy Information Administration (Eia), che saranno diffusi in serata. Secondo il consensus di S&P Global Platts, citato da MarketWatch, l'Eia dovrebbe comunicare una crescita di 1,6 milioni di barili per il greggio. I future sul Wti in consegna a dicembre avevano chiuso con un crollo del 3,20% martedì al New York Mercantile Exchange a 55,21 dollari il barile.

Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 55,20$, in aumento dello 0,07% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 54.46$ seguito da 53,71$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 56,53$ seguito da 57,85$.

Nello stesso tempo, l'XAU/USD è cresciuto dello 0,12% chiudendo a 1472,60 dollari l'oncia. Stamattina il prezzo dell'oro è salito dello 0,1% a 1.475,45 dollari, a causa delle tensioni commerciali USA/Cina. I segnali contrastanti da parte di Washington e Pechino negli ultimi giorni hanno smorzato le speranze del mercato per una tregua tra i due Paesi. Il presidente Usa Donald Trump ha minacciato di potenziare i dazi se la Cina non accetterà l’accordo come inteso dagli Stati Uniti. In un comunicato, il ministero degli Esteri cinese ha detto che gli Stati Uniti dovrebbero smetterla di interferire nelle questioni cinesi e di Hong Kong e bloccare l’approvazione dei disegni di legge su Hong Kong.

Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1474.80$, in aumento dello 0,15% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1468.03$ seguito da 1461.27$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1478,63$ seguito da 1482,47$.

Contemporaneamente, l'XAG/USD è salito dell'1,71% chiudendo a 17,29 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'argento è stata di 17,27$, in diminuzione dello 0,12% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'argento potrebbe trovare un supporto a 17.08$ seguito da 16,89$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 17,38$ seguito da 17,49$.

Wall Street chiude contrastata dopo che gli indici avevano toccato nuovi massimi intraday nei primi minuti di contrattazioni. Il Djia ha perso 102,37 punti, lo 0,37%, a quota 27.933,85, S&P 500 ha ceduto 1,84 punti, lo 0,06%, a quota 3.120,19, mentre il Nasdaq ha guadagnato 20,72 punti, lo 0,24%, a quota 8.570,66.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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