Oggi il dollaro statunitense balza ai massimi di almeno un anno, nelle testimonianze al congresso di martedì e mercoledì, il presidente della Fed ha detto di ritenere che gli USA abbiano davanti a sé anni di una più stabile crescita, e ha cautamente ridimensionato i rischi per l'economia USA derivanti da un'escalation del conflitto commerciale. Intorno alle 15,00, l'indice del dollaro contro un paniere di sei valute quota 95,570 con un rialzo di quasi lo 0,55%, dopo un massimo toccato nel corso della seduta a 95,652.

Il numero delle persone che per la prima volta hanno richiesto i sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, la scorsa settimana è diminuito di 8.000 unità rispetto a sette giorni prima, i livelli più bassi dal dicembre 1969. Secondo quanto riportato dal dipartimento del Lavoro, il numero delle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione è diminuito a 207.000 unità, mentre gli analisti aspettavano un dato a 220.000, il dato della settimana precedente è stato rivisto da 214.000 a 215.000 unità.

Indici; Stoxx600 -0,1% a 386,5, FTSE + 0,2% a 7689, DAX -0,4% a 12716, CAC-40 -0,4% a 5425, IBEX-35 -0,1% a 9743, FTSE MIB -0,2% a 21,929, SMI + 0,2% a 8951, S&P 500 Futures -0,2%

In Asia; il giapponese Nikkei 225 ha perso lo 0,1 percento a 22.764,68, mentre il Kospi della Corea del Sud ha perso lo 0,3 percento a 2,282.29. L'Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,4 percento a 28.010,86, invece l'indice composito di Shanghai è scivolato dello 0,5 percento a 2,772,55.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi

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