Nelle ultime 24 ore, l'EUR è diminuito dello 0,20% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,0786 dollari. Secondo gli analisti, l’inizio del 2020 ha visto riaffiorare la forza del dollaro statunitense, aumentando le pressioni sull’euro, che potrebbe essere destinato a deprezzarsi ancora. Gli ultimi dati Usa infatti hanno mostrato una certa solidità, con una nuova accelerazione della crescita dell’occupazione e un nuovo massimo ciclico di occupati rispetto alla popolazione, mentre a gennaio anche l’indice ISM dell’attività non manifatturiera ha segnato un miglioramento.
Durante la sessione asiatica, la coppia di valute EUR/USD è stata quotata di 1,0790$, in leggero aumento rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.0772$ seguito da 1.0753$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,0815$ seguito da 1,0839$.
Nelle ultime 24 ore, l'USD è aumentato del 3,87% rispetto allo JPY, chiudendo a 112,08 dollari. Sul fronte dei dati macro, il Purchasing Manufacturers' Index (Pmi) dei servizi del Giappone, stilato da Markit in collaborazione con Jibun Bank, è crollato in febbraio su base preliminare a 46,7 punti dai 51,0 punti della lettura finale di gennaio (49,4 punti in dicembre). Il dato si attesta sui minimi dall'aprile 2014: anche allora, come successo lo scorso autunno, in Giappone era stato introdotto un aumento dell'imposta sui consumi. Il Pmi Composite, che combina l'indice dei servizi con quello del manifatturiero, è invece sceso nel mese in chiusura a 47,0 punti dai 50,1 punti di gennaio (48,6 punti in dicembre).
Inoltre, secondo quanto comunicato dal ministero nipponico di Affari Interni e Comunicazione, in gennaio il tasso d'inflazione è calato nel Sol Levante allo 0,7% annuo dallo 0,8% di dicembre (0,5% in novembre), in linea con il consensus di Bloomberg. L'inflazione core è invece salita in Giappone allo 0,8% annuo dallo 0,7% precedente (0,5% in novembre), anche in questo caso come previsto dagli economisti. Su base mensile l'indice dei prezzi è rimastro invariato, dopo la crescita dello 0,1% di dicembre (0,1% invece il declino dell'inflazione core, contro il precedente progresso dello 0,1%).
Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/JPY è stata quotata di 112.04$, in leggera diminuzione rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 111.50$ seguito da 110,97$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 112,40$ seguito da 112,77$.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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