Nelle ultime 24 ore, l'EUR è diminuito dello 0,24% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,1000 di venerdì. Sul fronte dei dati macro, in Germania e' stato reso noto che l'indice IFO sul clima di fiducia delle imprese tedesche relativo al mese di gennaio si e' attestato a 95,9 punti, inferiore alle attese degli analisti e alla rilevazione precedente rispettivamente pari a 97 punti e 96,3 punti. L'indice IFO (aspettative) e' risultato pari a 92,9 punti (consensus 95 punti) da 93,9 punti di dicembre (rivisto da 93,8 punti). L'indice IFO sulle condizioni attuali e' salito a 99,1 punti dai 98,8 punti di dicembre (consensus 99,2).
Durante la sessione asiatica, la coppia di valute EUR/USD è stata quotata di 1.1029$, in leggera diminuzione rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.1012$ seguito da 1.0995$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,1054$ seguito da 1,1079$.
Nelle ultime 24 ore, il greggio è sceso del 2,72% chiudendo a 54,29 dollari al barile di venerdì. Prosegue l'escalation dell'epidemia di coronavirus, il sentiment dei mercati è affossato dall'inizio di settimana dalle nuove notizie che riguardano il diffondersi del virus. Più di 2.700 le persone infettate in Cina, a fronte di 80 morti. I timori sulle conseguenze che il diffondersi del virus potrebbe avere non solo sull'economia cinese ma su quella di tutto il mondo affossano anche le quotazioni del petrolio. I futures sul WTI di New York hanno ceduto nelle contrattazioni asiatiche fino a oltre -2%, a 52,94$ al barile. Ribassi di oltre -2% anche per il Brent, che scende a 59,39$. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 51.63$ seguito da 50.31$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 55.11$, seguito da 57.27$.
Nello stesso tempo, l'XAU/USD è cresciuto dello 0,70% chiudendo a 1578,80 dollari l'oncia di venerdì. Il contratto spot e i futures sul metallo prezioso sono saliti entrambi, durante le contrattazioni asiatiche, di mezzo punto percentuale, attestandosi rispettivamente a 1.579,47$ e 1.579,1$ l'oncia. Gli investitori optano per la fuga verso gli asset considerati più sicuri, in un momento in cui la paura del diffondersi del coronavirus fa temere gli scenari peggiori. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1568.67$ seguito da 1552.03$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1595,37$ seguito da 1605,43$.
Contemporaneamente, l'XAG/USD è salito dell'1,83% chiudendo a 18,12 dollari l'oncia di venerdì. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'argento è stata di 18.21$, in aumento dello 0,50% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di discesa, la quotazione dell'argento potrebbe trovare un supporto a 17,89$ seguito da 17,56$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 18,41$ seguito da 18,60$.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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