Nelle ultime 24 ore, l'EUR è sceso dello 0,19% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,1282 dollari. Sul fronte dei dati macro, la produzione di costruzioni della zona euro è salita a un livello di 3,0% su base mensile, a febbraio. Nel mese precedente, la produzione di costruzioni aveva registrato un calo rivisto dello 0,8%. Mentre, il tasso di occupazione dell'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) è aumentato nell'ultimo trimestre del 2018, raggiungendo livelli record da quando l'organizzazione ha iniziato a raccogliere dati sull'occupazione dai suoi membri. Tra i paesi dell'OCSE, l'Islanda è stata quella con le migliori prestazioni con il tasso dell'85,5%, seguito dalla Svizzera (80,3%) e dalla Svezia (77,9%). Per quanto riguarda l'Italia il livello di occupazione è in coda rispetto ai maggiori paesi, (58,6%).
Durante la sessione asiatica, la coppia di valute EUR/USD è stata quotata di 1.1300$, in aumento dello 0.16% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.1281$ seguito da 1.1263$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,1316$, seguito da 1,1333$.
Nelle ultime 24 ore, la GBP è diminuita dello 0,42% rispetto all'USD, chiudendo a 1,3045 dollari. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute GBP/USD è stata quotata di 1.3055$, in aumento dello 0.08% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.3026$ seguito da 1.2996$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1.3092$, seguito da 1.3128$.
Oggi, gli principali indici delle borse europee viaggiano in calo, dopo aver toccato ieri i massimi da otto mesi, con gli analisti del parere che sia prematuro parlare di una ripresa in Cina, nonostante la crescita del Pil del primo trimestre della seconda maggiore economia mondiale sia risultata migliore delle attese (presente). L'indice paneuropeo STOXX 600 é stato scambia in ribasso dello 0,2% attorno alle 13.00, dopo cinque giorni consecutivi di guadagni. BHP Group PLC cala del 2,5%, zavorrando il FTSE e lo STOXX 600, dopo che il primo gruppo minerario al mondo ha tagliato le stime sulla produzione di minerali ferrosi, il giorno dopo che il rivale Rio Tinto ha rivisto al ribasso la guidance sulla produzione. Roche sale dello 0,25% sul miglioramento delle stime per il 2019 da parte della casa farmaceutica svizzera dopo che vendite nel primo trimestre più solide delle attese. Commerzbank sale del 2,3% dopo indiscrezioni di stampa di un interesse da parte dell'olandese Ing per una possibile aggregazione.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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