Nelle ultime 24 ore, la GBP è salita dello 0,86% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1.3200 dollari di venerdì. Nel discorso che oggi terrà Boris Johnson a mezzogiorno ora italiana a Londra, il premier britannico esporrà la sua linea dura sugli imminenti negoziati. Un approccio che porterà, quasi certamente, a un acceso confronto con l'Ue, con conseguenze potenzialmente molto pesanti per entrambi i blocchi. Non ci sarà «nessuna concessione, nessun allineamento, nessuna giurisdizione della Corte europea», dirà: perché Londra vuole essere trattata da «eguale». Il nodo del contendere è quanto i britannici potranno divergere dai regolamenti europei dopo la Brexit: sarà questo il nocciolo delle trattative che si svolgeranno nei prossimi 11 mesi. Bruxelles ha fatto capire che non ha nessuna intenzione di veder sorgere alle sue porte un concorrente che approfitti della deregulation per fare competizione sleale: ma Londra d’altra parte non ha nessuna voglia di fare la parte del Paese-satellite, tipo la Norvegia. E allora si profila un nuovo scontro, la cui salva d’inizio sarà il discorso di Johnson di oggi.
Durante la sessione asiatica, la coppia di valute GBP/USD è stata quotata di 1.3159$, in diminuzione dello 0,31% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.3099$ seguito da 1.3040$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,3212$, seguito da 1,3266$.
Nelle ultime 24 ore, il greggio è sceso del 2,71% chiudendo a 51,41 dollari al barile di venerdì. Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 51,41$, in leggero ribasso rispetto alla chiusura di venerdì. L'allarme globale lanciato dall'Oms per la diffusione del coronavirus ha affossato le quotazioni del greggio, già indebolite nelle prime sedute dell'anno. I prezzi hanno quasi raggiunto i bottom dell'ultimo semestre, a 50/51 dollari, riportando i principali oscillatori tecnici in zona di eccesso di ribasso (ipervenduto). Eventuali reazioni dai livelli attuali dovranno tuttavia spingersi ben oltre area 55 per risultare convincenti, allentando così la morsa dei venditori. Oltre la media mobile esponenziale a 20 sedute, a 56,70 dollari circa, possibile riavvicinamento agli ostacoli di breve termine posti a 59,73 dollari. Al contrario, il quadro grafico di fondo verrebbe definitivamente compromesso nel caso di discese sotto area 49 circa, trend line che sale dai bottom del 2016 e riferimento strategico in ottica temporale più ampia.
Nello stesso tempo, l'XAU/USD è aumentato dello 0,61% chiudendo a 1589,20 dollari l'oncia di venerdì. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1584.30$, in diminuzione dello 0,31% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1574,97$ seguito da 1565,63$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1594,57$ seguito da 1604,83$.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
FIBO Group
Please note that our services are provided only to the residents of the following counties (in alphabetical order): Austria, Bulgaria, British Virgin Islands, Croatia, Cyprus, Czech Republic, Denmark, Estonia, Finland, France, Germany, Greece, Hungary, Ireland, Italy, Kazakhstan, Latvia, Lithuania, Luxembourg, Malta, Netherlands, Oman, People's Republic of China, Poland, Portugal, Romania, Russia, Slovakia,Slovenia, Spain, Sweden, Ukraine, United Arab Emirates.
Please feel free to contact out Support in order to get further assistance.