Oggi l'indice del dollaro è stato marginalmente inferiore, dopo aver registrato notevoli guadagni di mercoledì, dato che i rendimenti sui titoli del Tesoro USA a più lunga scadenza sono aumentati.

Gli indici azionari statunitensi hanno registrato un'altra sessione volatile a mercoledì, e hanno chiuso complessivamente al ribasso. Il NASDAQ Composite è sceso dello 0,9%, l'indice S&P 500 ha chiuso dello 0,5% in meno, mentre il Dow Jones è diminuito dello 0,1%. La performance traballante di questi indici indica che gli investitori sembrano ancora scettici sul rientro di posizioni long-equity, in seguito alla recente turbolenza. In Asia, la maggior parte dei mercati era nel verde, il Nikkei 225 e il Topix giapponesi hanno chiuso in rialzo rispettivamente dell'1,1% e dello 0,9%, mentre l'Hang Seng di Hong Kong è aumentato dello 0,4%. In Europa, tuttavia, i future che tracciavano tutti i principali indici azionari erano in rosso.

giovedì i prezzi del petrolio sono diminuiti, con il WTI e il Brent in calo rispettivamente dello 0,1% e dello 0,3%, entrambi estendendo le notevoli perdite registrate ieri. Il forte crollo dei prezzi è arrivato dopo i dati dell'inventario della VIA settimanali. Anche se le scorte di greggio sono cresciute meno del previsto, il mercato dell'energia ha finalmente preso atto dell'aumento vertiginoso della produzione statunitense, che ha raggiunto il livello record di 10,25 milioni di barili al giorno. Se il conteggio di domani di Baker Hughes rivelasse un ulteriore aumento delle piattaforme statunitensi attive, i prezzi potrebbero rimanere sotto pressione. I metalli preziosi, l'oro era inferiore di quasi lo 0,4%, l'ultimo scambio vicino al segno di $ 1,314, e argento 16.30